Tarda primavera si può considerare il modello base per tutta la produzione di Ozu nel dopoguerra, il suo periodo più acclamato. Descrive con viva intensità le figure di un vecchio professore vedovo e di sua figlia: lui insiste perché lei si sposi, lei non vuole lasciare solo il padre. Splendidamente interpretato, il film è una descrizione – di grande emozione e delicatezza – dell’inevitabile mutevolezza delle cose umane: il tempo scorre e i rapporti familiari devono per forza cambiare.